Il 2 settembre 2008 Google Chrome fu rilasciato al pubblico e da allora la sua quota di mercato è salita fino al 45,9% (secondo i dati di Net Applications) tra i browser per desktop, tablet e smartphone.
Considerando solo il settore desktop, la quota di mercato di Chrome è pari al 56,5%. Nello stesso lasso di tempo, Internet Explorer è crollato dal 67,2% al 17,1% di settembre 2015.
Anche Firefox ha perso una parte della propria quota di mercato, passando dal 25,7% al 17,3%.
StatCounter è solo uno dei servizi che si occupa di misurare le quote di mercato dei vari browser. Secondo Net Applications i dati sono diversi e a settembre 2015 Internet Explorer era ancora il browser desktop più utilizzato con una quota del 51,6%, mentre Google Chrome si attestava al secondo posto col 29,9%.
Su Mobile e Tablet, Net Applications rileva che a settembre 2015 il browser più utilizzato è Safari con il 41,4% di quota di mercato, seguito da Google Chrome con il 31,1%.
Net Applications utilizza i dati raccolti da 160 milioni di visitatori unici che ogni mese visitano i 40.000 siti dei loro clienti. StatCounter invece utilizza i dati raccolti da più di 3 milioni di siti e circa 16,3 miliardi di pagine viste al mese (dati di settembre 2015). Credo quindi che i dati di StatCounter siano un po’ più fedeli alla realtà.
Appare comunque chiaro ed evidente che Google Chrome in questi 7 anni sia riuscito a conquistarsi un ruolo di primo piano nel settore dei browser e a convincere molte persone ad abbandonare la famosa “e blu” utilizzata per navigare su Internet.