Google, in occasione del suo 15esimo compleanno, ha annunciato l’introduzione di un nuovo algoritmo per il proprio motore di ricerca. Si chiama “Hummingbird” e la società di Mountain View ha iniziato ad utilizzarlo circa un mese fa, anche se solo in questi giorni ha comunicato la novità al pubblico.
L’algoritmo del motore di ricerca è in sostanza la ricetta segreta che Google utilizza per organizzare e fornire agli utenti le migliori risposte possibili per soddisfare le loro ricerche.
Il nome “Hummingbird”, che in italiano significa colibrì è stato utilizzato per trasmettere l’idea di precisione e velocità, caratteristiche che secondo Google appartengono al nuovo algoritmo.
A differenza di Panda e Penguin, che in sostanza erano modifiche all’algoritmo precedente, Hummingbird rappresenta un concetto del tutto nuovo. Se con Panda e Penguin Google aveva fatto dei ritocchi al motore , con Hummingbird è stato installato un motore completamente nuovo, che però continuerà a beneficiare delle novità introdotte con Panda e Penguin.
Hummingbird è stato introdotto per migliorare la cosiddetta ricerca conversazionale, ossia per cercare di rispondere nel miglior modo possibile a tutte quelle richieste che vengono formulate usando un linguaggio naturale.
Il nuovo algoritmo cerca infatti di comprendere il significato di una frase e non si sofferma solo alle singole parole in essa contenute.
Questo nuovo algoritmo complicherà la vita a chi si occupa di SEO? Dipende dal tipo di SEO ;-) Sicuramente per tutti quelli che si buttano a testa bassa sulle singole keyword perdendo di vista il quadro generale, questo nuovo algoritmo non renderà la vita più semplice. Ma va sottolineato che anche prima dell’arrivo di Hummingbird fare SEO (se così può essere definito tale approccio) in questo modo non era sicuramente il modo migliore di operare. Contenuti originali e di qualità saranno probabilmente anche in futuro la carta vincente: un concetto semplice da comprendere ma a volte complesso da implementare.