Se gestisci un sito, in particolar modo un blog, attivo da diversi anni e con centinaia di articoli pubblicati, è abbastanza normale che alcuni degli outbound link (link che puntano a siti esterni) inseriti all’interno dei vari post puntino a siti non più attivi o magari a siti differenti rispetto all’epoca in cui quel link è stato inserito.
Personalmente eseguo periodicamente delle scansioni per verificare lo stato di salute degli outbound link presenti su un sito e mi è capitato spesso di imbattermi nei cosiddetti broken link, ossia link che puntano a pagine o domini inesistenti. In altri casi invece, link che originariamente puntavano ad articoli o servizi interessanti, si erano trasformati in link diretti verso siti appartenenti alla famigerata triade PPC (Porn, Pills & Casinos).
Come ben saprai, da un punto di vista SEO, non è sicuramente il massimo avere degli outbound link di bassa qualità all’interno del proprio sito, oppure un numero particolarmente elevato di broken link. Per questo motivo è opportuno prestare sempre attenzione quando si linka un contenuto esterno, ma soprattutto verificare di tanto in tanto che gli outbound link del proprio sito siano corretti, funzionanti e rilevanti per i contenuti trattati.
Come controllare gli outbound link di un sito WordPress
Naturalmente l’idea di controllare manualmente la qualità e il funzionamento di ogni singolo outbound link del proprio sito è fuori discussione, a meno che tu non abbia tanto tempo a disposizione e poche pagine da verificare.
Per questo motivo il team di Search Engine Journal ha pensato di creare un plugin per WordPress espressamente pensato per questa esigenza e lo ha chiamato LinkPatrol.
LinkPatrol permette di generare dei report che mostrano tutti i domini linkati all’interno del proprio sito e tutti gli anchor text utilizzati, potendo analizzare tali dati anche suddividendoli per autore. Oltre alla fase di scansione e reportistica, LinkPatrol aggiunge però anche quella operativa, permettendo quindi di marcare con l’attributo nofollow tali link oppure di rimuoverli.
Tali operazioni possono essere fatte anche a livello di dominio e non solo a livello del singolo link. Questa funzione semplifica notevolmente il lavoro. Infatti con una sola operazione puoi decidere di eliminare o marcare come nofollow tutti gli outbound link del tuo sito relativi a un dominio. LinkPatrol però non è un plugin gratuito, la licenza per un singolo sito costa $25, ma dopo il 22 luglio 2014 passerà a $50.
Purtroppo però LinkPatrol non si occupa dei broken link o di quei link che reindirizzano a un altro sito. Per fare questo però esistono altre soluzioni, come ad esempio il famoso plugin Broken Link Checker, oppure software come Xenu’s Link Sleuth (solo per Windows) o Screaming Frog SEO Spider (per Windows e Mac). Senza dimenticare che anche un’occhiata a Google Webmaster Tools non fa mai male.
Alla luce di questa limitazione e del fatto che LinkPatrol non sia un plugin gratuito, ritengo che LinkPatrol può essere sicuramente utile per siti con un’elevata quantità di post, per i quali uno strumento del genere può far risparmiare parecchio tempo. In tutti gli altri casi è sicuramente sufficiente un’analisi effettuata con Broken Link Checker e gli altri software segnalati.
Come sempre, sei hai consigli, suggerimenti o segnalazioni, i commenti sono aperti :)