Come molto probabilmente saprai, l’ultima versione del sistema operativo mobile di Apple (iOS 9) ha introdotto una nuova funzionalità sul proprio browser Safari. In pratica gli utenti iPhone e iPad che hanno effettuato l’aggiornamento a iOS 9 possono ora installare delle applicazioni per bloccare la pubblicità sui siti Web (quando navigano con Safari).
Per attivare questa opzione è necessario andare in Impostazioni -> Safari e, nelle sezione “Generali” è possibile trovare la voce “Blocchi dei contenuti”.
È necessario però installare un’app dedicata a questo scopo, come ad esempio:
giusto per citare le più famose. Tali app non si limitano solo a bloccare i banner pubblicitari, ma possono impedire il caricamento anche dei vari codici di tracciamento usati a fini statistici o per la profilazione degli utenti, così come i widget social presenti sulla maggior parte dei siti. Alcune app, come ad esempio Blockr, consentono anche di disabilitare la visualizzazioni dei banner relativi alla cookie policy.
Ora non voglio addentrarmi nel concitato dibattito relativo all’opportunità o meno di utilizzare tali applicazioni o sulle questioni legate alla competizione tra Google e Apple che possono aver portato all’introduzione di questo sistema su iOS 9. Per questo ti invito a leggere il parere di persone come Jeffrey Zeldman.
I principali vantaggi che queste app promettono agli utenti sono una maggior tutela della propria privacy e soprattutto una navigazione più veloce e un minor consumo di dati.
Questi vantaggi per gli utenti spesso rappresentano un problema per i proprietari/gestori di un sito Web. Non mi riferisco alla questione legata alla pubblicità e alla monetizzazione dei contenuti, tema già ampiamente dibattuto e ancora aperto, ma più che altro ai problemi di visualizzazione del sito che tali app possono generare. Fortune, su questo tema, ha pubblicato un articolo nel quale vengono segnalati problemi riscontrati su importanti siti e-commerce statunitensi.
Personalmente ho notato che attivando l’app 1Blocker (con Crystal e Blockr non ho rilevato problemi) un sito estremamente popolare come “La Gazzetta dello Sport” su iPhone e iPad lo visualizzo così:
Modificando la configurazione dell’app 1Blocker ho notato che è la sezione deputata al blocco dei codici di tracciamento che genera questa incompleta visualizzazione della home page del sito.
Non tutte le app però consentono di intervenire sulle impostazioni e allora è necessario disattivarle oppure effettuare il refresh della pagina senza blocco dei contenuti:
Considerando questi aspetti, diviene necessario effettuare dei test del proprio sito per verificare che i vari ad blocker non creino dei problemi di visualizzazione.
Altrimenti, dopo aver provveduto a effettuare un’ottimizzazione per i dispositivi mobili si può correre il rischio che, per una parte degli utenti che navigano da smartphone e tablet, il sito non sia visibile oppure non funzionale al 100%.
Su Marketing Land trovi anche un interessante articolo che illustra come estrarre dei dati da Analytics per valutare il potenziale impatto degli Ad Blocker sul tracciamento dei visitatori del tuo sito.