Enrico Altavilla di SEMS inizia il suo intervento lanciando una provocazione per i SEO: cosa accadrebbe se l’ottimizzazione fatta da un SEO andasse a beneficio di risorse altrui? Pare uno scenario improbabile ma è quello che sta accadendo ora.
Facendo una ricerca su Google, spesso il primo risultato sono delle immagini provenienti da Google Images. Da un’analisi condotta all’interno di SEMS si è verificato che in una ricerca è apparsa un’immagine corretta rispetto alla query formulata, nonostante tale immagine non fosse stata assolutamente ottimizzata. E’ sorta quindi la domanda su come Google avesse fatto a riportare tale immagine per quella ricerca. La stessa immagine appariva prima anche per la stessa ricerca condotta su Google Images. Però le due immagini portavano a siti diversi. L’immagine presente su Google Images era inserita in un contesto tematizzato per la query, mentre in Google Search la stessa immagine non era inserita in un contesto tematizzato. Altre ricerche hanno confermato che tale fenomeno non era isolato. Un altro aspetto interessante è che spesso la stessa immagine che appare in alto in Google Search non è collegata sempre al medesimo sito web.
Google sfrutta il fenomeno del deep linking di immagini e per ogni immagine memorizza sia l’URL della pagina che la contiene e l’URL dell’immagine stessa.
Il ranking ora:
- elenco delle risorse in tema con la ricerca;
- raggruppamento delle risorse che raffigurano la stessa immagine;
- valutazione dell’immagine, non delle risorse
- determinazione delle posizione dell’immagine;
- scelta di una delle risorse che utilizzano l’immagine.
Il concetto del nuovo ranking non è più relativo a file/risorse ma ad elementi più astratti. Dal lato SEO, tematizzando la riproduzione di un’immagine si tematizza anche l’immagine in sà©. A beneficiare della tematizzazione sono tutti coloro i quali ne usano una riproduzione e cambia quindi il valore di contenuto duplicato. Google News già da tempo utilizza questo approccio per il ranking.
Tra le applicazioni possibili di questo nuovo paradigma ci sono il SEO cooperativo e l’hijacking (utilizzo di immagini già valutate da Google per tematizzare le mie risorse).