Motoricerca

Consigli e notizie su SEO, SEM e Digital Marketing

  • SEO
  • AdWords
  • Social Media Marketing
  • Guide
  • Google Analytics
Home » Guide » URL dinamici e URL statici: ecco i consigli di Google

URL dinamici e URL statici: ecco i consigli di Google

24 Settembre 2008 Tiziano Fogliata

Share
Tweet
Share

Molti dei CMS in circolazione usano delle regole di riscrittura degli URL per rimuovere i vari parametri e rendere l’indirizzo il più simile possibile a quello di un file realmente esistente sul server. WordPress, ad esempio, di default produce un URL del tipo www.motoricerca.net/?p=123 e grazie alle regole di riscrittura permette di ottenere URL del tipo
www.motoricerca.net/titolo-post.

Questa operazione spesso veniva eseguita per cercare di ottenere anche dei migliori posizionamenti sui motori di ricerca che, in alcuni casi, avevano alcuni problemi ad effettuare il crawling di URL parametrici.

Sul blog ufficiale di Google, ieri è stato pubblicato un post che analizza tale questione ed espone egregiamente il problema legato alla struttura degli URL di un sito web.

Sintetizzando quanto riportato nel post scritto da Juliane Stiller e Kaspar Szymanski del Search Quality Team di Google, è possibile affermare che possiamo benissimo evitare di riscrivere completamente gli URL dinamici di un sito per farli sembrare statici. Anzi, in molti casi è addirittura preferibile lasciare le cose così come stanno.

L’unico vantaggio di avere un URL che sembra statico è che questo generalmente presenta un tasso di clickthrough lievemente superiore sulle SERP di Google. Se ad esempio effettuiamo una ricerca del tipo [jessica alba wallpaper] saremo, con buona probabilità, più orientati a cliccare su un URL del tipo www.example.com/jessica-alba-wallpaper piuttosto che su www.example.com/section/document.foo?language=en&&pid=468413215&sid=98971298178906.

Come dovremmo comportarci quindi? Una regola di buon senso, interpretando quanto affermato da Google, potrebbe essere quella di non adottare alcuna regola di riscrittura degli URL, a meno che il
numero di parametri presenti nell’URL sia veramente elevato (più di 3 o 4).

Un altro problema provocato dagli URL “riscritti” è quello di avere lo stesso documento potenzialmente raggiungibile con URL differenti. Questo è un aspetto che può causare dei problemi di confusione al bot di Google, cosa che invece non avviene con un sistema di URL dinamici.

Chi adotta delle regole di riscrittura degli URL dovrebbe tornare indietro e modificare tutto? Chi si vuole avventurare in quest’impresa dovrebbe certamente prestare attenzione ad adottare redirect di tipo 301 dai vecchi ai nuovi URL ma il punto è: ne vale veramente la pena? Sinceramente non credo. Se il vostro sito viene correttamente indicizzato non c’è alcuna ragione di abbandonare da un giorno all’altro le regole di URL rewriting per tornare al sistema dinamico. Se invece state iniziando un nuovo sito, probabilmente potreste partire direttamente con gli URL dinamici ed avere un problema in meno al quale pensare.

Share
Tweet
Share

Guide Google, ottimizzazione, SEO

Commenti

  1. Pino dice

    24 Settembre 2008 alle 8:55

    Ottima notizia e ottimo esempio :-)

  2. Marco dice

    24 Settembre 2008 alle 9:16

    Lasciando per un attimo da parte il discorso visibilità nei motori, un altro valido argomento a supporto dello URL rewriting (soprattutto in presenza di parametri kilometrici) è anche l’usabilità: una URL tipo nomeazienda.it/nomeprodotto sarà più facile da ricordare (per i pochi che scrivono le URL complete nella barra del browser) e/o da riconoscere se vogliamo recuperarla (se non l’abbiamo memorizzata) attraverso la cronologia o il “suggeritore” della barra del browser. Soprattutto se paghi per portare traffico al sito, qualsiasi soluzione per far tornare i visitatori più agevolmente può valere il costo dell’implementazione.

  3. Maing dice

    24 Settembre 2008 alle 10:34

    Su Sphinn un commento di Matt Cutts ha chiarito il senso del post.

    In assoluto Google non sconsiglia la riscrittura degli URL,dice semplicemente di lasciarli così come sono se non si è più che sicuri di quello che si sta facendo.

  4. Cico dice

    24 Settembre 2008 alle 12:31

    Un altro aspetto interessante nell’utilizzo di tecniche di url rewriting rispetto agli url dinamici è la presenza nell’url di di keywords importanti (quelle del titolo del post che di solito lo sono).
    Quindi senza url rewriting le pagine vengono indicizzate lo stesso, ma si perde quel piccolo “plus” dell’url contentente keywords, evidente ad esempio cercando:
    http://www.google.com/search?q=url+statici+dinamici
    Tra i risultati vedrete questa stessa pagina e vedrete che nell’url le keywords sono evidenziate, segno che Google ne ha tenuto conto nel calcolare il “punteggio” assegnato a questa pagina rispetto alla ricerca in questione.

  5. web copywriter dice

    24 Settembre 2008 alle 14:12

    Ciao Maing,

    puoi postare la URL dell’intervento di Matt su Sphinn, per favore?

  6. Fabio Sutto dice

    25 Settembre 2008 alle 1:05

    La precisazione di Maing è provvidenziale: infatti se si legge bene l’articolo non se ne ricava che url “statico” o “dinamico” sono esattamente la stessa cosa, ma piuttosto che il rewriting deve essere fatto bene altrimenti crea più problemi di quanti ne risolve

  7. Maing dice

    25 Settembre 2008 alle 12:46

    @web copywriter,qui trovi il commento di Matt Cutts :D

  8. Promozione Online dice

    29 Settembre 2008 alle 16:12

    Concorso pienamente con il commento di Fabio Sutto.
    Regole di riscrittura non “robuste” possono introdurre nuove casistiche di duplicazione nella struttura del sito. Inoltre, in un sito già online l’adozione di riscritture non può prescindere dall’implementazione di altrettanti redirect.
    In assoluto quoto “lasciarli così come sono se non si è più che sicuri di quello che si sta facendo”.

SEMrush

Segui Motoricerca sui social

  • Facebook
  • RSS
  • Twitter

Ultimi articoli

Advanced SEO Tool 2020 posticipato al 29 settembre

Search Marketing Connect 2019

ADworld Experience 2020: l’evento italiano dedicato a Pay Per Click e Conversion Rate Optimization

Search Marketing Connect 2017: una settimana dopo

5 domande ai relatori del Search Marketing Connect 2017

Chatbot: un nuovo, potente strumento di social media marketing

Errori da evitare in una campagna Google AdWords

Realizzare un sito Web gratis con Google My Business

Remarketing cross-device con Google Analytics e adeguamento privacy policy

Su AdWords arrivano le campagne display Smart

Contatti e altre informazioni

  • Archivi di Motoricerca
  • Contatti

Copyright © 2021 · Motoricerca · Informazioni · Privacy