Provate a cercare Google Excel su Google e vedrete che il primo risultato è http://spreadsheets.google.com/.
Se pensate che a Mountain View usino il cacciavite per tarare i risultati a loro favore, molto probabilmente state facendo solo della paranoica dietrologia, visto che attraverso la copia cache di quel risultato si legge bene e con evidenza che il termine di ricerca excel appare solo nei link che puntano a quella pagina di cui state vedendo la copia cache.
E, dal momento che – sempre secondo Google – esistono 218 pagine che linkano http://spreadsheets.google.com/ è molto probabile che ci sia qualcuno che abbia scritto Google Excel nel testo del link.
Cliccando il link sotto il dettaglio della cache si apre un jpg con le tre schermate che spiegano quanto sopra.
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